Otto anni per rendere il Giardino di Boboli il museo all’aperto migliore del mondo

Il parco di 33 ettari voluto dalla Duchessa Eleonora da Toledo è al centro di un progetto di restauro e rifunzionalizzazione fortemente voluto da Eike Schmidt

La Kaffeehaus I del Giardino di Boboli. Cortesia di Gallerie degli Uffizi
Laura Lombardi |  | Firenze

Tra i prossimi impegni di Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, c’è il progetto di riportare il Giardino di Boboli, il parco di 33 ettari voluto dalla Duchessa Eleonora da Toledo, alle glorie dei tempi di Medici e dei Lorena, ma anche di renderlo «il migliore museo all’aperto del mondo». Così la Kaffehaus, destinata, dopo il restauro, a divenire uno dei tre punti di ristoro del giardino, non è che uno dei primi passi di un importante masterplan che prevede il restauro e il ripristino di sculture e fontane, ottimizzazione di risorse idriche e apertura di nuovi spazi. Insieme, sono stati finalmente liberati i cinquanta appartamenti, con due ettari di giardino affittati a privati, che saranno ora rifunzionalizzati per servizi ai cittadini o depositi (degli arazzi in particolare).

Il valore degli interventi da realizzare nell’arco di 8 anni ammonta a 50 milioni di euro finanziati per la maggior parte dagli introiti della biglietteria delle Gallerie degli Uffizi. «Boboli 2030» è infatti il nome del progetto che sfrutterà metodi inediti avvantaggiandosi di tecnologie ecosostenibili. Tra gli interventi appena conclusi, oltre al Kaffehaus, sono la nuova segnaletica del giardino, il restauro della Fontana delle Scimmie, la ristrutturazione della prima parte del giardino dei Principini e del giardino delle Camelie.

I prossimi progetti comprendono il restauro delle grandi vasche (Nettuno, Isola) col ripristino dei giochi di acqua, parte integrante del significato di quelle «installazioni» e di tutte le statue: circa 300 del periodo classico, rinascimentale e barocco, ma le più sensibili agli agenti atmosferici verranno sostituite con copie. Vi sono poi la nuova illuminazione per il giardino e un centro espositivo nelle Pagliere nel cuore del giardino delle Scuderie Reali, ma anche la costruzione di un ascensore ipogeo per l’accesso dei disabili al mezzanino della Muletta (con gli affreschi di Salvator Rosa e Pietro da Cortona) e al Giardino di Giovan Carlo de’ Medici.

La palazzina di Annalena è destinata ad accogliere il Dipartimento per l’Educazione, con aule, laboratori, uffici e sale studio. Nel Prato dei Castagni saranno collocati una ludoteca e un punto di ristoro e in futuro anche la riqualificazione degli accessi di Forte Belvevere Porta Roma e La Specola, il restauro integrale dell’Anfiteatro e quello architettonico scultoreo e vegetale del Parto delle Colonne. Un Gabinetto fotografico sarà all’interno dell’Infermeria dei Cavalli mentre un grande laboratorio di restauro è in progetto nella palazzina di Giove e della Vecchia. E molto altro ancora.

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