Oscar per l’intimismo

Al Centro Matteucci la riscoperta di Ghiglia

Oscar Ghiglia «La camicia bianca» 1909, olio su tela
Laura Lombardi |  | Viareggio (Lu)

Il ritratto della donna che, di profilo, si pettina la lunga chioma («La camicia bianca», 1909) è un calcolato incastro di volumi e cromie nel quale la lezione dei maestri antichi si coniuga con una sensibilità tutta moderna. Pur molto considerato alla sua epoca, Oscar Ghiglia (Livorno, 1876 - Firenze, 1945), come altre figure del primo Novecento, cade in disgrazia nel panorama critico del dopoguerra, fino alla riscoperta, negli anni Settanta, grazie soprattutto a Raffaele Monti e a Renato Barilli.

La mostra al Centro Matteucci per l’arte dal 7 luglio al 4 novembre, «Oscar Ghiglia classico e moderno», a cura di Elisabetta Matteucci, presenta una quarantina di opere (molte delle quali inedite o quasi) dell’artista livornese, che fu molto apprezzato da Modigliani (presente anch’egli in mostra con «L’enfant gras» dalla Pinacoteca di Brera e «Tête de femme rousse» dalla Gam, Galleria Civica
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Laura Lombardi