Osanna per Osanna. «Pompei: dopo anni si torna a scavare»

Quando fu nominato alla guida del Grande Progetto Pompei molti si lamentarono perché era «esterno» al Mibact. Oggi, rafforzato dai successi, affronta tutti gli annosi problemi, in primis l’ipersindacalizzazione

Edek Osser |  | Pompei (Na)

Ormai non ci sono che elogi per Massimo Osanna, il soprintendente che sta facendo rinascere Pompei. Durante la sua ultima visita ispettiva, lo scorso 9 febbraio, la commissaria europea per le politiche regionali Corina Cretu ha definito il lavoro svolto e i risultati raggiunti nel sito archeologico di Pompei «un modello per l’Europa». In tre anni, dal 2014, i lavori conclusi comprendono tra l’altro la messa in sicurezza delle Regiones IV, V, VI e IX, la sistemazione dei problemi idrogeologici, 30 domus aperte e restaurate e parzialmente anche la famosa Casa dei Vettii, mentre presto partiranno i lavori nella Casa dei Casti Amanti. Per la sicurezza: in funzione l’impianto di videosorveglianza e wifi in tutti gli scavi; importante anche il grande Piano della Conoscenza con la realizzazione di quello che Osanna definisce «un grande archivio informatico, uno strumento straordinario. Adesso abbiamo i
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