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Nuove rotte per Trieste

Claudia Crosera

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Il Comune di Trieste per l’estate 2016 ha in serbo «un periodo denso di appuntamenti di rilievo», spiega l’assessore alla cultura Paolo Tassinari, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle varie iniziative in corso tra cui «14-18 Due fronti, una città. Storie triestine», una mostra sulla grande guerra nel Salone degli Incanti-ex Pescheria fino al 19 giugno. 

La mostra nel Salone degli Incanti propone uno sguardo sulla storia della città di Trieste durante la grande guerra a un secolo di distanza con inediti documenti archivistici e fotografici. Come si sviluppa il percorso?

È una mostra storica che rappresenta il naturale completamento di quella allestita lo scorso anno negli stessi spazi intitolata «La grande Trieste 1891-1914. Ritratto di una città». Costruito su materiali d’archivio, anche inediti, il percorso è una rilettura di temi storici mediante un linguaggio contemporaneo sia nelle modalità di ricerca sia nel metodo espositivo che ci restituisce un’immagine di Trieste negli anni della grande guerra per la prima volta in modo così articolato. È stato un periodo drammatico, la città ha perso nei primi due anni di guerra un terzo della sua popolazione. 

Nel Salone degli Incanti, sabato 16 luglio, ci sarà la 15ma edizione dell’Its-International Talent Support, appuntamento dedicato ai giovani talenti del mondo della moda. 

È un evento internazionale che dà a Trieste l’opportunità di entrare in contatto con le maggiori scuole di design del mondo. Un’eccellenza sostenuta dal Comune di Trieste, dalla Regione Friuli Venezia Giulia e da grandi aziende attive a livello globale. 

Fino al 26 giugno nel Museo Revoltella è allestita «Controcanti. Astrazioni a dialogo: dalle collezioni del Museo Revoltella e da collezioni private», una mostra in cui sculture e dipinti astratti del museo si confrontano con opere di raccolte private (cfr. articolo p. 7). Com’è nata l’idea di questa esposizione?

L’idea è nata dal desiderio di riallestire temporaneamente il sesto piano del museo, dedicato all’arte astratta; quale migliore occasione per mettere a confronto opere del Revoltella con altre di importanti collezioni private? Per il pubblico è un’opportunità sia di vivere il museo come uno spazio mutabile, come un luogo di scambio e dialogo sia di ammirare insieme opere difficilmente visibili in un’unica sede. È inoltre un segnale che indica la direzione di lavoro del museo nel prossimo futuro: un museo in cui esporre le proprie opere a rotazione all’interno di un progetto curatoriale che si appoggi anche su un sistema di relazioni con istituzioni e privati. 

Lo scorso 2 maggio è scomparso a Milano Ugo Guarino, artista, disegnatore e illustratore, nato a Trieste nel 1927. A lui il Museo Revoltella aveva dedicato una mostra lo scorso anno. Tra i vostri programmi c’è anche un omaggio a Gillo Dorfles, un altro grande triestino?

Quell’esposizione è stata un tributo doveroso a un artista triestino che ci piace ricordare nella sua dimensione umana, di artista, di designer e di impegno civile. È stata un’occasione che ha permesso alla città di conoscere aspetti inediti di un poliedrico artista che non era soltanto un abile illustratore. Un omaggio che però non si è esaurito qui: nel 2017, infatti, la mostra sarà alla Triennale di Milano, un’altra città che deve molto a Guarino. A Gillo Dorfles abbiamo dedicato una giornata al Museo Revoltella lo scorso 12 aprile, in occasione del suo 106mo compleanno. È stato un momento intenso che ci ha mostrato la grandezza, la lucidità e al contempo la semplicità di questo critico d’arte e artista che ha fatto la storia dell’arte contemporanea.

Nella restaurata sede della Centrale Idrodinamica fino al 9 ottobre prosegue «Lloyd. Le navi di Trieste nel mondo», una mostra che ripercorre 180 anni di storia della compagnia di navigazione Lloyd (fondata il 20 aprile 1833). 

È una mostra molto significativa per Trieste perché è il risultato di un percorso di ricerca su un patrimonio davvero ampio che è stato raccolto, ordinato e studiato in questi anni. Si tratta di una riflessione su un’attività economica che ha disegnato la città e i suoi orizzonti, che coincidono con quelli segnati dalle rotte del Lloyd triestino. È allestita in un nuovo spazio museale, nella Centrale Idrodinamica in Porto Vecchio, un segnale forte sull’utilizzo degli spazi del Porto Vecchio anche alla luce dei recenti interventi del governo finalizzati al recupero di questa parte della città.

Che cosa ci riserva la prossima edizione di Trieste Estate?

Trieste Estate è il festival che la città propone da metà giugno a fine agosto, con particolare attenzione ai più giovani. Sarà composto da concerti, dalla rassegna Trieste Loves Jazz, da rassegne cinematografiche, ShorTS festival internazionale di cortometraggi, spettacoli teatrali e pubbliche letture. Si svolgerà nei luoghi storici centrali, piazza Verdi, il rinnovato largo Panfili, il Museo Sartorio e il Museo Ferroviario, ma anche nei rioni, dove saranno coinvolte in particolare le biblioteche Quarantotti Gambini e Stelio Mattioni.

Claudia Crosera, 03 giugno 2016 | © Riproduzione riservata

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