Nuova sala per il Vaso François e il Sarcofago delle Amazzoni

Rinnovamento espositivo al Museo Archeologico di Firenze

La nuova sala del Vaso François nel Museo Archeologico di Firenze
Laura Lombardi |  | Firenze

Gli aristocratici etruschi della potente città di Chiusi, tra il 565 e il 550 a.C. lo acquistarono e lo posero in una grande tomba a sette camere: è il «Vaso François», dal nome dell’archeologo Alessandro François che lo scoprì, capolavoro dell’arte vascolare greca firmato dal ceramista Ergotimos e dal ceramografo Kleitias.

Il Rex Vasorum, vandalizzato in passato e ricomposto, gode ora al Museo Archeologico di Firenze, dove è conservato, di un nuovo allestimento, una nuova sala, una nuova vetrina, fregi retroilluminati, con apparato didattico bilingue e due postazioni informatiche. Accanto al grande cratere sono presentati due vasi figurati della bottega del pittore Lydos, che recenti ricerche d’archivio hanno individuato come possibili elementi del corredo funerario di cui il Vaso François faceva parte. Uno di essi raffigura il «Giudizio di Paride», mito all’origine della Guerra di Troia
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Laura Lombardi