Non chiamatelo naïf

Stefano Luppi |

In occasione dei cinquant’anni dalla morte di Antonio Ligabue (1899-1965), nato in Svizzera ma di famiglia reggiana, inizia a operare nella città dove l’artista è vissuto per una quarantina di anni, dopo esservi giunto a 19 anni proveniente da Zurigo, la Fondazione-Museo dedicata al pittore conosciuto impropriamente come «naïf». Il nuovo ente, diretto da Sandro Parmiggiani già a capo di Palazzo Magnani di Reggio Emilia, è presieduto da Livia Bianchi con i membri del Consiglio di amministrazione Achille Brunazzi e Stefano Landi, mentre le istituzioni che l’hanno fondata sono il Comune di Gualtieri, il Banco Emiliano e l’azienda Girefin Spa. La prima iniziativa della nuova fondazione, che ha per oggetto la gestione e promozione del museo e della figura dell’artista, è una mostra antologica, ordinata a Palazzo Bentivoglio di Gualtieri dal 31 maggio all’8 novembre, composta da oltre cento
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