Non abusate dell'immagine
La prospettiva che guida Memento. L’ossessione del visibile di Pietro Gaglianò è perfettamente sintetizzata nella volontà di non inserire figure nel testo in favore della responsabilità politica della parola ma, soprattutto, un invito allo sforzo immaginativo da parte del lettore.
Il percorso in cui ci accompagna l’autore tocca molti aspetti del controverso rapporto fra arte e politica. La sua disamina prende avvio dall’analisi di un caso specifico, l’incompiuto monumento a Costanzo Ciano di Livorno, per approfondire il concetto del monumento e dell’antimonumento nei linguaggi contemporanei, e aprirsi quindi alle differenze nell’utilizzo del medium artistico in epoca industriale e postfordista. La riflessione si conclude con due conversazioni con gli artisti Jochen Gerz e Thomas Hirschhorn.
Tutti gli spunti rispondono all’urgenza di valorizzare l’esercizio della memoria individuale come forma di
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)