Nomadi italiani a N.Y.

Federico Florian |  | New York

WOP è l’acronimo di «Without Papers». L’espressione indicava, in termini dispregiativi, i migranti italiani sbarcati a New York in cerca di fortuna e privi di documenti. WOP è anche una nuova galleria itinerante di New York, priva di una sede fissa, fondata da due giovani curatori italiani, Anna di Falco e Giuseppe Ruffo. Ruffo è anche ideatore di Largo Baracche, uno spazio espositivo ospitato in un ex bunker della seconda guerra mondiale nei Quartieri Spagnoli di Napoli.

Come definireste WOP?  

WOP è un’organizzazione artistica che nasce in un contesto sperimentale. Il nostro scopo è quello di cogliere tempestivamente i mutamenti dei linguaggi e l’emergere di nuove personalità creative. In una «società liquida» lo spazio è relativo: WOP è sia una piattaforma online che una pop-up gallery. Il suo obiettivo è favorire la diffusione e la sensibilizzazione culturale, affiancate a un aspetto commerciale per
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