Niente più riti esoterici a Eleusi, ma una transizione in atto

Antica sede dei Misteri Eleusini, i riti religiosi misterici più famosi dell’antica Grecia, la città attica festeggia i suoi 3.500 anni con un programma di 465 eventi in occasione della sua nomina a Capitale Europea della Cultura 2023

Busto di Marco Aurelio dal frontone dei Grandi Propilei del Santuario di Demetra a Eleusi. Foto George E. Koronaios
Luana De Micco |  | Eleusi

«Misteri della transizione» è il tema al centro del programma di Eleusi Capitale Europea della Cultura 2023, titolo (vinto nel 2016) che la città greca condivide con Timisoara, in Romania, e Veszprém, in Ungheria. Un progetto che si realizza con due anni di ritardo a causa della pandemia di Covid-19.

Il mistero, filo rosso della rassegna, rinvia alla storia secolare della città greca ad appena una ventina di chilometri dalla capitale Atene, affacciata sul mare di fronte all’epica isola di Salamina, luogo nel 480 a.C. della più grande battaglia navale dell’antichità, quando le triremi greche, sotto il comando di Temistocle, sconfissero la flotta persiana di Serse. L’antica Eleusina, che dette i natali a Eschilo, fu uno dei luoghi più sacri dell’antica Grecia. Nel santuario di Demetra, dea dei raccolti, si celebravano i riti religiosi misterici greci più famosi, detti appunto i Misteri Eleusini, che rappresentavano il mito del ratto di Persefone strappata alla madre Demetra da Ade, re degli Inferi. Agli iniziati si imponeva il segreto, pena la morte.

Oltre al passato antico, di cui restano imponenti rovine greco-romane, Eleusi porta ancora su di sé anche le tracce di un florido passato industriale più recente, tra Otto e Novecento, quando la città risorse grazie al suo porto, ma di cui oggi restano solo capannoni e ciminiere dismesse. Ora la città greca, che fatica ad attirare i turisti e ha subìto i contraccolpi della crisi finanziaria, punta a riscattarsi con la cultura. Eleusi2023 «rappresenta una preziosa opportunità di pianificazione strategica sul lungo periodo», ha spiegato di recente il viceministro greco della Cultura Moderna, Nicholas Yatromanolakis.
«Frine alle feste di Poseidone a Eleusi» (1889) del pittore accademico polacco Henryk Siemiradzki ispirato alla leggenda dell’etera Frine che, convinta della propria bellezza divina, decise di sfidare Afrodite, dea della bellezza e dell’amore, e durante la festa di Posidone a Eleusi, si spogliò scendendo fino al mare davanti  al pubblico
L’anno quale Capitale Europea della Cultura è atteso dunque come un momento di ripartenza per la città: la ripresa degli scavi archeologici nell’area sacra, l’apertura del nuovo Museo Archeologico, in un ex stabilimento industriale affacciato sul porto, e il recupero architettonico della città, compresi appunto i vecchi siti industriali da rinnovare e reinventare, sono tra gli esempi più importanti, destinati a durare nel tempo, di questo rilancio. «Città greche più importanti, come Kalamata e Rodi, erano in lizza per il titolo. Ma è stata scelta Eleusi, che conta solo 30mila abitanti. È la più piccola Capitale Europea dalla creazione del titolo. Diventerà una sorta di modello dell’evoluzione di una cittadina europea oggi», ha osservato il direttore artistico Michail Marmarinos, regista e attore di teatro.

Il programma della rassegna (per la quale è stato stanziato un budget di 24 milioni di euro, finanziati dal Ministero greco della Cultura, dalla Regione Attica e dal Comune) comprende 465 progetti tra performance teatrali, concerti, mostre e spettacoli di danza, realizzati con la collaborazione di artisti provenienti da tutto il mondo e di istituzioni greche tra cui l’Emst, Museo Nazionale d’Arte contemporanea, e il Museo Benaki, Museo d’arte e di storia della Grecia, entrambi ad Atene. Si costruisce intorno a tre tematiche: Persone e società, Ambiente e Lavoro.
Eleusi. Foto John Stathis
Ufficialmente la rassegna ha preso il via il 4 febbraio con una cerimonia sul lungomare e due giorni di mostre e concerti in tutta la città, per la direzione dal regista britannico Chris Baldwin. In particolare Eleusi accoglie il progetto «Mystery 99 - The Ark Landship» del TimeCircus, il collettivo artistico belga che ha percorso in processione 3.500 chilometri attraverso l’Europa, da Anversa a Eleusi, in omaggio ai 3.500 anni di storia della città, dall’antichità a oggi.

Tra gli appuntamenti artistici dell’anno, la mostra collettiva «Mystery 177 - Visions from the Underworld» (fino all’8 aprile), curata da The Agprognostic Temple, ispirata al culto segreto dei misteri con artisti come Danai Anesiadou, Lysandre Begijn, Shana Moulton e Panos Tsagaris, e la mostra collettiva «Mystery 3 - Elefsina Mon Amour» (da giugno a settembre, in diversi luoghi della città), curata da Katerina Gregos, direttrice artistica dell’Emst, che propone una lettura sociopolitica del paesaggio e dello spazio, ispirata al libro della scrittrice statunitense Rebecca Solnit, Storming the Gates of Paradise (2007).

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