Nel Togo riapre il postcoloniale Palais de Lomé

L’antico palazzo dei governatori restituito all'uso pubblico dopo un importante restauro

Il Palais de Lomé, ex palazzo coloniale, costruito tra il 1898 e il 1905 e sede dello Stato del Togo fino al 1970. © Piment Production
Luana De Micco |  | Lomé

Dopo numerosi rinvii e ritardi, il Palais de Lomé, già atteso nel 2017, restaurato e riconvertito in centro culturale, si inaugura il 22 novembre e apre le porte al pubblico il 26. L’ex palazzo coloniale, costruito tra il 1898 e il 1905, sede dei governatori tedeschi e francesi prima e poi dello Stato del Togo fino al 1970, è stato al centro di un importante cantiere di recupero, iniziato nel 2014, per un budget di 2,4 miliardi di franchi Cfa (3,6 milioni di euro) finanziato dallo stato togolese. Un progetto promosso dal presidente del Togo, Faure Gnassingbé, eletto nel 2005 e da allora sempre riconfermato, che punta allo sviluppo turistico ed economico della capitale.

Dalla fine dell’embargo internazionale, levato nel 2007 dall’Ue, la città di Lomé ha conosciuto una profonda trasformazione, con la creazione di nuove infrastrutture, di una nuova rete stradale e l’apertura nel 2015
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