Nel sonno più divino
Un esauriente studio di Graziella Becatti sull'iconografia della «piccola morte»

Nel mondo delle specializzazioni, il libro di Graziella Becatti rappresenta una rarità. Scritto dopo decenni di ricerche sul tema del sonno, tanto noto quanto negletto dalla ricerca storico artistica, al di là dei risultati cui giunge, affascina per il metodo utilizzato.
L’esperienza del sonno è nota a tutti, ma le implicazioni culturali, iconografiche e artistiche che hanno accompagnato nei secoli la sua rappresentazione, sono appannaggio di pochi studiosi che, per altro di rado, hanno avuto le competenze per affrontare in un unico studio l’evoluzione generale e tutti gli aspetti del problema.
Del resto, basta scorrere i titoli della nutrita bibliografia in fondo al libro per constatare che gli studi sono tutti settorializzati, dalla riflessione sui sogni della tarda antichità di Cox Miller, del 1993 allo studio di Vaquerizo sulla bellissima statua bronzea di «Hypnos» (il dio del sonno), scoperta
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)