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Francesca Romana Morelli
Leggi i suoi articoliSino al 24 settembre, Francesca Antonini propone la prima personale a Roma dell’israeliana Keren Benbenisty, curata da Carolina Pozzi. L’artista ha concepito quattro nuclei di lavori inediti, che hanno per filo conduttore il Mar Mediterraneo, ovvero il «Mare Nostrum», come recita il titolo della mostra.
Nata in Israele nel 1977, formatasi a Parigi e ora residente a New York, la Benbenisty indaga il rapporto tra le civiltà orientale e occidentale, in particolare basandosi sui concetti di identità, memoria e storia.
«Una serie di dipinti raffiguranti il mare sono tratti da maestri ottocenteschi, tra i quali Gustave Courbet, spiega Francesca Antonini. L’iconografia romantica o di stampo realistico si trasforma in visioni frammentate e monocrome, che prendono corpo attraverso le impronte digitali dell’autrice, allusioni esplicite alle misure biometriche di controllo dei flussi migratori».
L’installazione audiovisiva «Help, We are Thinking» cita nel titolo una pubblicità della scuola di lingua Berlitz. Sullo schermo scorrono l’immagine di specie marine che hanno colonizzato il Mediterraneo dall’apertura del Canale di Suez.
Alcune voci di nazionalità diversa leggono le nomenclature latine. A un certo punto appare una guardia costiera tedesca, che riceve un messaggio radio: «Help! We are sinking», al quale risponde, erroneamente: «What are you thinking about?».
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