Murales contro il degrado delle periferie romane

Diavù, Lucamaleonte e Nic Alessandrini, il muro nel quartiere meticcio di Torpignattara, foto Giorgio Benni
Tina Lepri |

Roma.  Ci pensa la street art a salvare dal degrado le periferie romane: a Tor Marancia venti artisti internazionali hanno trasformato il quartiere in un museo a cielo aperto; in poco più di due mesi venti facciate di abitazioni, alte 14 metri, sono state riempite da spettacolari murales.
Il progetto di riqualificazione urbana e culturale del popolare quartiere alle spalle dell’Eur, sostenuto dal Comune, finanziato dalla Fondazione Roma, da Roma Capitale e dall’associazione culturale 999Contemporary, è stato inaugurato dal sindaco Ignazio Marino e dal presidente di Fondazione Roma Emmanuele Emanuele.
Le opere sono state realizzate in collaborazione con la comunità che vive a Tor Marancia attraverso scuole, associazioni, laboratori professionali gestiti dagli abitanti che hanno chiesto la riqualificazione anche delle case in cattivo stato e l’apertura del parco del quartiere chiuso da tempo.
Un altro storico
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© Riproduzione riservata Diavù, Lucamaleonte e Nic Alessandrini, il muro nel quartiere meticcio di Torpignattara: il cantiere Una donna si affaccia alla finestra di una delle case dipinte dagli street artists a Tor Marancia
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