Mondino pittore giocoso ed eretico
Tutte le fasi salienti della sua ricerca pittorica dal 1961 al 2000 al CAMec

La Spezia. Protagonista di un articolato ed eccentrico percorso di formazione iniziato nel 1959 a Parigi, dove studia incisione presso l’atelier di Stanley William Hayter (frequentato tra gli altri da Picasso, Chagall e Giacometti) e mosaico con Gino Severini e il suo assistente Riccardo Licata, Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) nonostante l’imprinting concettuale del suo approccio estetico, ha sempre dato grande rilievo all’interno della sua produzione alla pittura.
A questa sua peculiare inclinazione è dedicata, su progetto scientifico dell’Archivio intitolato all’artista, la mostra «Mondino a colori. La pittura dagli esordi al linoleum» che, visitabile dal 30 marzo al 22 settembre al CAMeC della Spezia, intende ripercorrere, attraverso quaranta opere su tela, carta e linoleum, tutte le fasi salienti della sua ricerca pittorica dal 1961 al 2000.
Partendo dai dipinti degli esordi, influenzati da
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