Mollino al centro dell’attenzione in una rara opportunità per i suoi estimatori

Il 28 marzo da Artcurial a Parigi un’asta interamente dedicata al design italiano

Plafoniera di BBPR, stimata 100-150mila euro Scrivania Corriere della di Giò Ponti, stimata 18-22mila euro Cassettone Hotel Royal di Giò Ponti, stimata 40-60mila euro Scrivania Lattes di Carlo Mollino, stimata 250-350mila euro
Carla Cerutti |

Nel cinquantesimo anniversario della morte di Carlo Mollino (1905-1973), Artcurial presenta a Parigi il prossimo 28 marzo, nell’ambito di un’asta dedicata al design italiano, una scrivania facente parte del mobilio progettato dal famoso ed eccentrico architetto per la casa editrice Lattes di Torino tra il 1951 e il 1954, la cui stima di 250-350mila euro si deve alla rarità dell’arredo.

Infatti, realizzata in soli due esemplari dagli ebanisti di fiducia Apelli & Varesio, la scrivania in oggetto viene offerta in asta per la prima volta, dopo essere stata conservata per oltre 40 anni in una collezione privata. Il suo stile «scheletrico» corrisponde alle forme organiche predilette da Mollino, che preferiva lavorare per committenze private piuttosto che per la produzione industriale. Tra i lotti di maggior spicco figura anche un cassettoncino pensile, impiallacciato in radica ferrarese, progettato da Gio Ponti nel 1953-1954 congiuntamente a una nutrita serie di arredi per l’Hotel Royal di Napoli e stimato 40-60mila euro, oltre a una cassettiera pensile, sempre di Ponti, in legno e vetro specchiato realizzata da FontanaArte e stimata 20-30mila euro.

Del deus ex machina del design italiano viene offerta, inoltre, una trentina di lotti tra sedie, poltrone, divani, lampade, console e tavoli, tra cui una curiosa scrivania da centro di grandi dimensioni in mogano, detta«Corriere della Sera», del 1930 circa stimata 18-22mila euro. Alta l’aspettativa per una coppia di plafoniere dello Studio B.B.P.R., mod.2045a del 1960 circa per Arteluce, stimate ciascuna 100-150mila euro: due esemplari analoghi sono stati battuti da Artcurial circa un anno fa rispettivamente per 328mila e 373.920 euro.

Nutrita la presenza di Max Ingrand e dei pezzi da lui disegnati per FontanaArte, come la lampada a sospensione del 1953 circa, in ottone con petali in vetro celeste, verde e rosa pallido, stimata 20-30mila euro, e un’altra lampada ma da tavolo, mod. 1538 detta «Disco Volante» del 1960 circa, stimata 10-12mila euro. La vendita mette in risalto anche pezzi audaci del design italiano, come alcune creazioni di Ettore Sottsass, di Andrea Branzi e di Gaetano Pesce, oltre alla celebre Poltrona «Proust» di Alessandro Mendini per Studio Alchimia, edizione del 2008 stimata 18-22mila euro, e il divano «Bazaar» del gruppo Superstudio, prodotto da Giovanetti nel 1968 circa, a pozzetto rosa dalla forma concava con la sua pelliccia originale e il tavolo retroilluminato, stimato 25-35mila euro.

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