Dopo un restauro durato quattro anni e costato 180mila euro messi a disposizione da Save Venice, lo scorso 21 settembre la Madonna di Ca’ Pesaro di Tiziano è tornata nella veneziana Basilica dei Frari

Databile tra il 1519 e il 1526 la pala, oltre che per la ricca cromia, si distingue per l’audace impostazione architettonica che infrange le regole della simmetria. Al centro della tela non campeggia infatti la Madonna, che è assisa sul trono sul margine destro, bensì una coppia di grandi colonne. Come in altri casi i limiti posti da una collocazione laterale dell’altare a cui l’opera era destinata diventano, nella genialità del pittore, un punto di forza. I distacchi di colore sono stati consolidati nella prima fase dell’intervento (2013), durante la quale sono stati rimossi anche i sedimenti di polvere e lo sporco depositato.

Per i successivi due anni la pala è stata monitorata per approfondirne lo stato conservativo. Nel 2016 è ripreso il restauro: il dipinto è stato disposto orizzontalmente per procedere a microconsolidamenti tramite gocce di colla di storione. L’operazione è stata ripetuta più volte fino a fissare il colore dell’intera superficie. Si è infine intervenuti sul telaio, a cui tramite incastri di molle è stata garantita la necessaria flessibilità. L'intervento si è svolto all’insegna della minima invasività e dei criteri conservativi più aggiornati grazie anche alla professionalità di un’équipe coordinata da Giulio Manieri Elia delle Gallerie dell’Accademia.