Modena e il dopo Pancaldi: scendete, si cambia
«Il Giornale dell’Arte» di maggio 2015 dà notizia di un avvenimento che rallegra tutti, «“Allegrezze notturne” per la riapertura del Museo Galleria Estense di Modena». Vi si scrive che Leone Pancaldi e Amalia Mezzetti si occuparono dell’ultimo allestimento completo, e qui occorre una precisazione.
Quando la soprintendente Mezzetti andò in pensione, nel giugno del 1974, i lavori erano pressoché fermi, lo Stato aveva accumulato un debito preoccupante per lavori disposti senza copertura, e l’allestimento della Galleria era poco più che abbozzato. Io fui nominato dal Ministero soprintendente reggente, cosa insolita perché, ispettore di prima nomina, mi trovavo ancora nel periodo di prova; d’altra parte ero l’unico funzionario direttivo nell’intera Soprintendenza di Modena e Reggio Emilia, e lo rimasi a lungo. Aiutato da un grande amministrativo del Ministero, Francesco Saverio Rabotti, trovai modo di risanare
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