Missili russi colpiscono il memoriale dell’Olocausto a Kyiv

Il monumento in memoria di Babyn Yar, la più grande fossa comune d’Europa per le vittime dell’Olocausto, è stato colpito durante un attacco a una vicina torre di trasmissione della televisione

I bombardamenti russi a Kiev hanno colpito il sito del Babyn Yar Holocaust Memorial Center. Cortesia Babyn Yar Holocaust Memorial Center
Daniel Cassady |  | Kiev

Il primo marzo missili russi hanno colpito il memoriale dell’Olocausto di Babyn Yar a Kyiv in un attacco aereo apparentemente mirato a una torre di trasmissione della televisione vicino al centro della capitale ucraina, nel quale sono state registrate anche cinque vittime. Il capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato l’attacco su Twitter, scrivendo che «un potente sbarramento» era in corso sul posto e inoltre ha definito le forze russe «barbare». Non si è fatto attendere il tweet del presidente Zelensky: «Al mondo: che senso ha diremai più per 80 anni, se il mondo rimane in silenzio quando una bomba cade sullo stesso sito di Babyn Yar? Almeno 5 morti. La storia si ripete».

Secondo l’Associated Press, prima di lanciare l’attacco la Russia aveva annunciato che avrebbe iniziato a colpire gli impianti di trasmissione della televisione. La torre e il vicino memoriale si trovano in una zona urbana densamente popolata, con numerosi complessi di appartamenti nelle vicinanze. «È assolutamente ripugnante che Putin cerchi di distorcere e manipolare la storia dell'Olocausto per giustificare l’invasione illegale di un paese democratico e sovrano. È simbolico che inizi ad attaccare Kyiv bombardando proprio il memoriale di Babyn Yar, il più grande sito del massacro nazista» ha dichiarato Natan Sharanksy, presidente del consiglio consultivo del Babyn Yar Holocaust Memorial Center.

L’attacco aereo ha causato danni agli edifici del cimitero ebraico situato nel complesso di Babyn Yar, mentre il monumento alle vittime del nazismo non è stato colpito, secondo quanto riportato da un portavoce del memoriale. Tra il 1941 e il 1943 le forze naziste uccisero tra le 70.000 e le 100.000 persone a Babyn Yar, che corrispondeva quasi all’intera popolazione ebraica di Kyiv. L'associazione non governativa del Babyn Yar Holocaust Memorial Center sta sviluppando un nuovo complesso museale dell’Olocausto per ricordare la tragedia, la cui apertura è prevista per il 2025-26 anche se lo scorso dicembre è stato annunciato che nel 2022 sarebbe stata completata la prima fase della costruzione con l’apertura di un edificio museale noto come Kurgan.

Un documentario del regista ucraino Sergei Loznitsa intitolato «Babi Yar. Context», realizzato in parte con filmati girati da fotografi amatoriali tra i soldati tedeschi occupanti e provenienti da archivi storici e collezioni private tedesche, russe e ucraine, è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes 2021 dove ha vinto il premio speciale della giuria, L’Oeil d’Or, per il miglior documentario.

Crisi russo-ucraina 2022

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