Capo d’Orlando (Messina). A voler parafrasare il titolo dell’ultima mostra realizzata tra l’aprile e il novembre scorso al Teatro Antico di Taormina dalla Fondazione Piccolo di Calanovella, se non fosse vero, la si direbbe una «fantasia visionaria» quella per cui è bastata una difformità amministrativa di 50 centesimi a far chiudere uno dei più prestigiosi enti morali della Sicilia, fondato nel 1972, che gestisce lo splendido parco conosciuto in tutto il mondo e la casa museo in cui abitarono i tre fratelli Piccolo, il poeta Lucio, l’acquarellista e fotografo Casimiro, e Agata Giovanna, esperta di botanica, e dove furono scritte pagine memorabili di Il Gattopardo, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, cugino dei Piccolo.

«La demenziale inettitudine della più famigerata burocrazia regionale, ha detto l’avvocato Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione, unita all’incapacità e al disinteresse della politica a porre argine a tanta nefasta invadenza, hanno compiuto il misfatto. La Fondazione, che con l’importante mostra organizzata l’anno scorso al Teatro Antico di Taormina ha letteralmente “inventato” una nuova modalità di finanziamento degli enti culturali virtuosi, non ha ottenuto neppure quanto dovuto dalla Regione Siciliana in forza della convenzione regolarmente sottoscritta tra le parti. Ritardi e ottusità della Regione hanno portato l'Istituzione culturale sull'orlo del collasso».

E proprio alla rendicontazione legata alla mostra taorminese si collega «un errore di 50 centesimi di euro tra i registri di cassa centrali e quelli dell’Assessorato», come ha spiegato lo stesso Benedetto alla «Gazzetta del Sud», per cui un funzionario regionale ha deciso di bloccare i 186mila euro che spettano alla Fondazione. Benedetto si è dimesso, nel corso del CdA convocato sabato scorso, che ha solidarizzato con il suo Presidente, decidendo di compiere l'ultimo drammatico passo: la chiusura dei cancelli di Villa Piccolo. A lui, che ha più volte affermato «la mafia si combatte in Sicilia non con vuote parole, ma aiutando i giovani a crescere a contatto dell'arte, della cultura, della bellezza», si deve il rilancio della Fondazione negli ultimi tre anni con una nuova ala museale aperta ex novo, un parco rinato a nuova vita, meraviglie architettoniche e storiche curate e valorizzate, innumerevoli attività ed iniziative culturali di livello internazionale svolte con continuità.

Dall’assessorato ai Beni culturali sembra, però, esserci la volontà di risolvere positivamente la vicenda: l’assessore Carlo Vermiglio, messinese, ha convocato per domani un vertice anche per accelerare da parte dell’Assessorato all’Economia l’istituzione del capitolo in uscita per procedere all’erogazione elle somme.

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