Messina dopo oltre 30 anni

Più di 11 milioni di euro e un progetto di Carlo Scarpa mai utilizzato: finalmente apre il Museo Regionale Interdisciplinare

Silvia Mazza |  | Messina

A oltre trent’anni dalla posa della prima pietra (e a un secolo dalla prima ipotesi progettuale del 1916; cfr. n. 315, dic. ’11, p. 40) con l’inaugurazione (parziale) del 9 dicembre scorso della nuova sede, il Museo Regionale Interdisciplinare ha messo la parola fine a un’incredibile storia di indifferenza politica e inefficienza tecnica e amministrativa. Fino all’apertura integrale nel prossimo aprile, sono visitabili la sezioneArcheologica (tra i reperti più preziosi, la statua romana di «Igea» e il rostro bronzeo di Acqualadroni, del III-I sec. a.C.), non presente nella precedente sede dell’ex Filanda Mellinghoff, e, solo nei fine settimana, l’ala nord del primo livello con i due Caravaggio, «Adorazione dei pastori» e «Resurrezione di Lazzaro». Resta off limits, insieme alle altre, anche la sezione dedicata ad Antonello da Messina, con un’altra opera d’arte identificativa del museo
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