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«Jardin peuple de chimeres» (1936) di Max Ernst, Bonn, Kunstmuseum

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«Jardin peuple de chimeres» (1936) di Max Ernst, Bonn, Kunstmuseum

Max Ernst. Autobiografia dello sguardo

In un libro agile e appassionante le memorie surrealiste di uno dei più grandi pittori del Novecento europeo

Valeria Tassinari

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«Apre gli occhi il 2 aprile 1991 a Brühl, cittadina della provincia renana, a mezza strada tra Colonia e Bonn». Inizia così, come se fosse una cronaca oggettiva raccontata in terza persona, Note per una biografia, un viaggio dentro lo sguardo di Max Ernst, scritto da lui stesso. In verità un’autobiografia, costruita per frammenti strappati, un collage di memorie, date, episodi, riflessioni, disegni al tratto, fotografie e documenti visivi, che di lineare hanno solo la sequenza cronologica e che ben restituiscono le divagazioni di una vita rabdomantica.

Per chi è attratto dalla personalità complessa e visionaria dell’artista (pittore, scultore, incisore, poeta e teorico dell’arte tedesco, naturalizzato americano e francese, esponente di primo piano del movimento surrealista) questo piccolo libro, che si legge rapidamente e riesce ad accompagnarci a lungo, può essere un affascinante codice di decifrazione del personaggio. Gli incontri, gli amori, le mostre, la guerra, gli amici artisti intellettuali, le idee sull’arte sono trascritti dall’autore alternando sintesi talvolta fulminee a passaggi più narrativi, quasi che la voce narrante fosse quella di qualcuno che ha conosciuto bene il protagonista ma che non sempre era presente accanto a lui.

Il libro è stato pubblicato per la prima volta per Gallimard nel 1970, quando Ernst, ormai settantenne e all’apice del successo, scelse di sottrarre l’analisi della propria poetica al rischio di una facile omologazione critica ai gruppi e alle correnti d’avanguardia. Così la vocazione del testo è, come ricorda Elio Grazioli nell’attenta postfazione, di invitarci a prestare particolare attenzione proprio sul modo in cui lo sguardo, il modo di vedere e soprattutto rielaborare il meccanismo della visione, è espressione dell’originalità del suo pensiero e delle sue azioni. «Audace la sua retina perlacea annuncia lo scioglimento delle nevi
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Note per una biografia,
di Max Ernst,  a cura di Elio Grazioli, 113 pp., ill. b/n, Abscondita, Milano, 2022, € 19

Valeria Tassinari, 16 marzo 2023 | © Riproduzione riservata

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