Marianne Vierø in Artopia Gallery a Milano

Una selezione di lavori realizzati per quest’occasione dall'artista danese pone il corpo umano al centro della scena

«Untitled: model (breadwinner)» (2022) di Marianne Vierø
Ada Masoero |  | Milano

Torna per la seconda volta in Artopia Gallery l’artista danese Marianne Vierø (Copenhagen, 1979), che dal 10 giugno al 15 luglio presenta nella mostra dal titolo volutamente ambiguo e ludico «Drawing Nude» (intende dirci che disegna un nudo o che disegna da nuda?) una selezione di lavori realizzati per quest’occasione.

Perché il nudo? Perché da sempre il corpo umano è al centro del lavoro degli artisti, in pittura come in scultura, e qui Marianne Vierø intende riallacciarsi alle radici della storia dell’arte, pur declinandola con materie e linguaggi della contemporaneità.

Tre i gruppi di lavori in mostra, realizzati con media radicalmente differenti: ci sono i «Loom Painting», tele di canapa dipinte con pennellate e colature di colore molto diluito, nelle quali i fili del tessuto, interagendo con pigmenti tanto «liquidi», s’impongono con la loro ruvida matericità, mentre le sfilature realizzate dall’artista si riallacciano ai principi dell’arte tessile.

E ci sono le sculture «Untitled: model (breadwinner)»: sezioni di corpi fatte con la pasta del pane, la cui superficie evoca la soffice tattilità della pelle umana. A questi lavori si aggiungono le sculture a led, formate da elementi separati ma interrelati, in modo da evocare la forma di un braccio, riportando così il corpo umano al centro della scena.

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