Marianne Vierø in Artopia Gallery a Milano
Una selezione di lavori realizzati per quest’occasione dall'artista danese pone il corpo umano al centro della scena

Torna per la seconda volta in Artopia Gallery l’artista danese Marianne Vierø (Copenhagen, 1979), che dal 10 giugno al 15 luglio presenta nella mostra dal titolo volutamente ambiguo e ludico «Drawing Nude» (intende dirci che disegna un nudo o che disegna da nuda?) una selezione di lavori realizzati per quest’occasione.
Perché il nudo? Perché da sempre il corpo umano è al centro del lavoro degli artisti, in pittura come in scultura, e qui Marianne Vierø intende riallacciarsi alle radici della storia dell’arte, pur declinandola con materie e linguaggi della contemporaneità.
Tre i gruppi di lavori in mostra, realizzati con media radicalmente differenti: ci sono i «Loom Painting», tele di canapa dipinte con pennellate e colature di colore molto diluito, nelle quali i fili del tessuto, interagendo con pigmenti tanto «liquidi», s’impongono con la loro ruvida matericità, mentre le sfilature realizzate dall’artista si riallacciano ai principi dell’arte tessile.
E ci sono le sculture «Untitled: model (breadwinner)»: sezioni di corpi fatte con la pasta del pane, la cui superficie evoca la soffice tattilità della pelle umana. A questi lavori si aggiungono le sculture a led, formate da elementi separati ma interrelati, in modo da evocare la forma di un braccio, riportando così il corpo umano al centro della scena.