Mapplethorpe? Un classico

La prima volta del fotografo americano in una quadreria antica: la Galleria Corsini

«Poppy», di Robert Mapplethorpe. © Robert Mapplethorpe Foundation. Used by permission
Federico Castelli Gattinara |  | Roma

Per i 30 anni della scomparsa di Robert Mapplethorpe, in collaborazione con l’omonima fondazione da lui stesso creata a New York poco prima di morire, le Gallerie Nazionali di Arte Antica propongono «Robert Mapplethorpe. L’obiettivo sensibile», curata dalla stessa direttrice Flaminia Gennari Santori dal 15 marzo al 30 giugno in Galleria Corsini.

Mostre del fotografo non sono una novità in Italia, al Madre di Napoli ne è in corso una, ma è la prima volta che Mapplethorpe è esposto nel contesto di una quadreria antica, anche se spesso il suo lavoro è stato accostato ai grandi del passato, come Michelangelo a Firenze o Rodin a Parigi. Delle 45 opere scelte, metà verrà letteralmente inserita nelle raccolte, il resto allestito nella sala delle canonizzazioni e nel gabinetto accanto.

La mostra esplora soprattutto l’importanza della pratica collezionistica in questo artista e l’influenza sulla sua
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