Mantegna potente innovatore

Un testo di Sandrina Bandera, curatrice con Howard Burns e Vincenzo Farinella per Palazzo Madama della mostra sul protagonista del Rinascimento

Sandrina Bandera |  | Torino

Palazzo Madama accoglie dal 12 dicembre al 4 maggio «Andrea Mantegna. Rivivere l’antico, costruire il moderno». Curata da Sandrina Bandera, Howard Burns con Vincenzo Farinella, affiancati da un comitato scientifico internazionale, l’esposizione, ricca di un centinaio di opere dei maggiori protagonisti del Rinascimento, con importanti prestiti, è accompagnata da un catalogo edito da Marsilio, e affiancata da un progetto multimediale: una proiezione immersiva che rievoca alcuni cicli pittorici fondamentali ma inamovibili (la Cappella Ovetari di Padova, la Camera Picta di Mantova e i Trionfi della Hampton Court Royal Collection). Ospitiamo un testo della curatrice.

La dimensione di potente innovazione derivata dalla conoscenza dell’antichità, filo conduttore della mostra, appare evidente già nella prima ampia sezione, dedicata alla formazione di Mantegna a Padova e ai contatti che ebbe a Ferrara con
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