Londra brucia?

Un'analisi della situazione britannica del mercato dell'arte alla vigilia della Brexit

Le Houses of Parliament a Londra. Foto Wikimedia Commons
Bruno Muheim |  | Londra

È sempre surreale analizzare una situazione che potrebbe essere totalmente diversa tra non molto, ma è solo uno dei mille paradossi della situazione della Brexit. Una constatazione evidente sarebbe che il mercato dell’arte, a pochi giorni dalla data fatidica (l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea è fissata per il 29 marzo, Ndr), si comportasse come se non ci fosse la possibilità della Brexit. Il commento generale è «business as usual» (si lavora come al solito, Ndr).

L’autopersuasione è sicuramente una grande forza, ma sembra che non sia condivisa da tutti. Per esempio, il mercato immobiliare di lusso è alle stelle sia a Francoforte sia a Parigi. Siccome dopo la Brexit le grandi banche internazionali perderanno il patentino per operare in Europa, le loro direzioni generali devono muoversi sul Continente e per questo affittano migliaia di metri quadrati di uffici e residenze per i
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