Linke e l’Antropocene

Studiosi di diverse discipline hanno attinto all’archivio del fotografo

Ilaria Speri |  | Milano

Contestualmente alla dodicesima Giornata del Contemporaneo organizzata da Amaci (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani), il 16 ottobre apre al Pac-Padiglione d’Arte Contemporanea la mostra personale del fotografo e filmmaker Armin Linke (Milano, 1966; vive a Berlino), «L’apparenza di ciò che non si vede», a cura di Ilaria Bonacossa e Philipp Ziegler. Presentata originariamente in quattro episodi nell’ambito del progetto sperimentale «Globale» del Zkm (Centro per l’arte e la tecnologia dei media a Karlsruhe in Germania), la mostra è il risultato della collaborazione di Linke con teorici di diverse discipline quali scienziati, scrittori, architetti, antropologi e geologi, invitati dall’artista a interagire con il suo archivio fotografico di oltre ventimila unità. Ciascuna collaborazione è fondata sulla selezione, ricontestualizzazione e messa in scena di immagini attinte dalla
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