Le strade di Kertész da Camera

A Torino doppio appuntamento con il maestro ungherese e una nuova generazione che si occupa di archivi

«Tour Eiffel» di André Kertész
Anna Aglietta |  | Torino

Per la stagione autunnale, Camera ripropone un modello ormai rodato, con una mostra antologica su un fotografo che ha fatto la storia, affiancata da un progetto di ricerca artistica da parte di giovani fotografi emergenti (19 ottobre al 4 febbraio 2024). Risultato di una collaborazione con la Médiathèque du patrimoine et de la photographie (Mpp) di Parigi, la mostra «André Kertész» si concentra sull’omonimo fotografo, di origine ungherese (Budapest, 1894) ma di adozione americana (morì a New York nel 1985).

Conosciuto per la sua fotografia di strada, che servì di ispirazione a nomi come Bresson, Brassaï o Capa, Kertész fu un pioniere nell’adozione delle macchine fotografiche portatili (nel suo caso, una Leica 35mm). Notevoli sono però anche i suoi ritratti di personaggi chiave della storia culturale e intellettuale del secolo,  e le sue opere più surrealiste, come le celebri «distorsioni».

Le oltre 150 fotografie esposte a Camera, sotto la curatela di Matthieu Rivallin (Mpp) e Walter Guadagnini (Camera), ripercorrono la vita dell’artista e offrono un vivido spaccato della società del XX secolo. Partendo dalle sue prime fotografie, scattate a Budapest e durante la guerra, la mostra lo segue a Parigi, dove visse tra il 1925 e il 1936, e dove le sue immagini contribuirono all’affermarsi della fotografia come forma d’arte; termina infine con una retrospettiva sulla seconda metà della sua vita, trascorsa negli Stati Uniti.

«Nuova Generazione. Sguardi contemporanei sugli Archivi Alinari», un progetto realizzato con la Fondazione Alinari per la Fotografia Toscana (Faf), si concentra invece su quattro giovani artisti: Matteo de Mayda, Leonardo Magrelli, Giovanna Petrocchi e Silvia Rosi presentano progetti inediti in dialogo con le immagini storiche degli archivi Alinari. L’ambizioso obiettivo della loro ricerca artistica è di riflettere sul ruolo degli archivi nella società contemporanea, sul loro valore storico come anche il loro potenziale di ampliamento. Fotografie storiche, dagherrotipi, lastre e album degli archivi Alinari accompagneranno le creazioni dei fotografi. E quest’ultime, dopo essere state esposte a Camera, e in seguito a Firenze, entreranno a far parte della collezione permanente Faf.

© Riproduzione riservata «Autoritratto» di Silvia Rosi
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