Le restituzioni del museo di Dresda alla comunità Kaurna

Una lancia, un bastone da scavo, un randello e una rete furono portati in Germania da due missionari tedeschi quasi 200 anni fa. Ora sono tornati «a casa» in Australia

Rete da pesca in fibra vegetale della comunità Kaurna, Australia del Sud, prima del 1840. © Ses
Catherine Hickley |  | Sydney

Il Museo delle culture del mondo di Dresda ha restituito alla comunità aborigena Kaurna dell’Australia, nel corso di una cerimonia svoltasi il 16 agosto a Sydney, una lancia, un bastone da scavo, un randello e una rete portati in Germania dai missionari quasi 200 anni fa. La comunità Kaurna aveva presentato una richiesta di restituzione degli oggetti nel 2019 dopo un’approfondita ricerca sulla provenienza che comprendeva importanti contributi da parte di studiosi Kaurna. Le Staatliche Kunstsammlungen (Collezioni d’arte di Stato) di Dresda hanno dichiarato in un comunicato: «Il motivo alla base della restituzione è il riconoscimento che questi oggetti contribuiscono al senso di identità della comunità Kaurna, data la loro provenienza, il contesto storico e l’importante ruolo di testimoni storici della cultura materiale». Gli oggetti di uso quotidiano furono portati in Germania tra il 1838 e il 1839 da Clamor Wilhelm Schürmann e Christian Gottlob Teichelmann, missionari protestanti che lavoravano nella regione circostante Adelaide.

I due missionari fecero anche ricerche sulla lingua kaurna e pubblicarono liste di vocaboli. Questa fu «l’epoca del primo insediamento coloniale in questo territorio, segnata dall’espulsione degli indigeni dalla loro terra, dalla perdita della loro lingua e della loro cultura materiale», si legge nella dichiarazione. La società missionaria di cui facevano parte i due uomini ha donato i quattro oggetti al museo storico di Dresda nel 1840. Da lì, nel 1877, sono passati alle collezioni del museo reale zoologico ed etnografico. Alla cerimonia del 16 agosto, la comunità Kaurna era rappresentata da Mizi Nam della Kaurna Yerta Aboriginal Corporation. La cerimonia di restituzione è stata sostenuta dall’ambasciata tedesca a Canberra, dal Ministero della Cultura sassone e dall’Australian Institute of Aboriginal and Torres Strait Islander Studies.

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