Le rappresentazioni di un’Italia schiavista e colonialista
Il volume a cura di Chiara Savettieri raccoglie saggi di autori di varie nazionalità per indagare la ricorrenza dei neri nei dipinti italiani tra Quattrocento e Settecento

Il volume a cura di Chiara Savettieri raccoglie saggi di autori di varie nazionalità su un tema, oggi molto sentito, ma che vede gli studi italiani meno presenti rispetto a quelli di ambito angloamericano e francese, ex imperi coloniali. I neri sono in realtà figure ricorrenti nei dipinti italiani tra Quattrocento e Settecento: così, intrecciando con agilità e intelligenza arte e politica, Savettieri rompe il silenzio indicando già nell’introduzione come anche l’Italia abbia fatto parte di un’Europa schiavista e colonialista.
L’argomento è affrontato nel saggio, dal taglio prettamente storico, di Giuseppe Patisso, sulla schiavitù e la tratta atlantica nel secolo dei lumi e delle rivoluzioni. E se la Toscana medicea, come emerge dal testo di Cinzia Maria Sicca, sembra aver costruito tra Cinque e Seicento un immaginario più umano nella rappresentazione dei neri, Geoffrey Quilley ci mostra quanto in Gran Bretagna le incisioni satiriche sui neri divengano sempre più crudeli e razziste per contrastare il movimento abolizionista in atto.
La questione metodologica è ripresa nei testi successivi: Savettieri analizza il celebre dipinto «Portrait d’une négresse» di Marie-Guillemine Benoist, esposto al Salon del 1800, una sorta di caso di studio dei problemi interpretativi che sorgono quando si affronta l’opera senza liberarsi dalla griglia troppo stretta di letture ideologiche contemporanee. L’importanza di calare l’opera nel suo tempo è centrale anche per Bruno Chenique, il cui saggio, dedicato a Théodore Géricault (nella foto, «Coppia di neri», 1817), denuncia le reticenze della critica a considerare quanto nei suoi dipinti dimensione estetica e pensiero politico antirazzista siano fortemente integrati, trincerandosi dietro una lettura formalista.
A conclusione, Justin Randolph Thompson tratta del suo progetto digitale «On being present» lanciato nel 2020 in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi di Firenze e la rete interistituzionale da lui fondata, il «Black History Month Florence» per compiere una riflessione sui dispositivi di comunicazione dei musei italiani sui neri nell’arte.
La rappresentazione dei neri nell’età moderna. Temi e questioni metodologiche,
a cura di Chiara Savettieri, 220 pp., ill. col. e b/n, Carocci, Roma 2022, € 24