Le primavere arabe raccontate dagli artisti

Il volume illustra universi che un’informazione scialba e superficiale ha appiattito o ignorato

«Combatti lo stupro», Beirut, 2012
Elena Casalini |

Duecento diciotto pagine, otto autrici per otto capitoli, Arabpop-Arte e Letteratura in rivolta dai Paesi Arabi a cura di Chiara Comito e Silvia Moresi per la collana «Eterotopie» di Mimesis Edizioni è un volume da leggere, studiare, interiorizzare. Le primavere arabe raccontate attraverso la letteratura, l’arte contemporanea, la musica, il fumetto, la Street art, la poesia, le arti performative, il cinema: rivoluzioni contestualizzate in una narrazione finalmente scevra da echi islamofobi od orientalisti, un’opera corale che raccoglie quante più voci possibili alzatesi dalle lotte per libertà politiche e religiose.

È un libro che mette il lettore nelle condizioni di spalancare gli scuri su universi che un’informazione scialba e superficiale ha appiattito o ignorato, movimenti sociali la cui profondità è stata stilizzata nell’eterno bianco e nero dei buoni e dei cattivi. I moti di piazza Tahir, le rivolte di Damasco, la ribellione in Tunisia e in Libia, sono raccontati analizzando gli artisti che li hanno ispirati, modellati, e che continuano a tenerne vivi gli ideali.

I capitoli sui romanzi, sul fumetto sulla poesia e sui graffiti sono imperdibili, una sintesi perfetta di un contesto variegato e mutevole che rende con chiarezza le linee personali di scrittori e disegnatori, il mondo in cui si esprimono, le ragioni ed i modi. Un mosaico doloroso e ben riuscito del Maghreb e del Vicino Oriente, che si sforza di spiegare il presente con brevi saggi approfonditi e curati da cui traspare l’amore, lo studio e la preparazione delle autrici. Scorrevole e facile da leggere nonostante la qualità e quantità dei contenuti, con un apparato iconografico e di note impeccabili. Da divorare.

Arabpop. Arte e letteratura in rivolta dai Paesi arabi a cura diChiara Comito e Silvia Moresi, 224 pp. ill., Mimesis, Milano 2020, € 18,00

© Riproduzione riservata «Abbasso, abbasso il governo dei militari», Il Cairo, 2012. Foto: Hossam el-Hamalawy Murale della battaglia in Piazza Tahrir, di Alaa Awad, Il Cairo, 2012. Foto: Osama Boshra «Parla di te» e un'immagine del personaggio palestinese Handala. Zwewla, Kasserine (Tunisia), 2014. Foto: Dalila Yakoub Stencil di El Teneen, Il Cairo, 2014. Foto: El Teneen
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