Le mostre di un’estate Capitale

Da non perdere Jan Fabre, Shozo Shimamoto, Robert Capa, Alexander Rodcenko e gli artisti della diaspora africana

Nei Cantieri Culturali alla Zisa, allo ZAC, «ReSignifications: Black Portraiture in the Mediterranean Blue» nasce da un'intuizione del premio Nobel Wole Soyinka
Micaela Deiana |  | Palermo

Cinque grandi mostre animano l’estate di Palermo Capitale Italiana della Cultura. Sono il frutto di collaborazioni interistituzionali e propongono un programma sfaccettato fra arti visive, performance, fotografia e riflessioni postcoloniali.

Alla Fondazione Sant’Elia c’è l’ampia retrospettiva di Shozo Shimamoto, a cura di Achille Bonito Oliva. Nata da un progetto della Fondazione Morra, con il supporto tecnico, logistico e organizzativo dell’Associazione Shozo Shimamoto, in collaborazione con la Fondazione Sant’Elia, ripercorre la lunga carriera dell’artista giapponese, dalle prime sperimentazioni degli anni Quaranta e Cinquanta alle performance più recenti e presenta dialetticamente due produzioni linguistiche all’apparenza opposte, che sposano due mondi, l’Oriente e l’Occidente, entrambi teatro della ricerca dell’artista.

Al Chiostro del Dormitorio dei Benedettini di
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