Le Gallerie d’Italia spiazzano Jr

Per un suo progetto l’artista ha viaggiato in zone di crisi: l’Ucraina devastata dalla guerra, i campi profughi di Mugombwa in Ruanda, quelli di Mbera in Mauritania, Cucutà in Colombia e Lesbo in Grecia

«Deplacé·e·s, Picnic, Ajara, Mauritanie» (2022), di Jr
Rischa Paterlini |  | Torino

Alle Gallerie d’Italia di Torino inaugura la prima personale italiana di Jean René (1983), famoso con lo pseudonimo Jr, a cura di Arturo Galansino, in programma dal 9 febbraio al 16 luglio. Di origine tunisina, esplicitamente ispirato dal personaggio della famosa serie tv americana «Dallas», è oggi tra gli artisti più influenti a livello internazionale.

La sua carriera è iniziata nel 2001 incollando clandestinamente sugli edifici di Parigi fotografie scattate ai suoi amici che dipingevano sui tetti e ha raggiunto il successo quando le dimensioni delle sue fotografie sono aumentate vertiginosamente, fino a raggiungere formati di 6x8 metri nel 2004 per «Portrait of a Generation».

Vincitore del Prix du Jeune Artiste dell’Unesco e del Ted Prize, nel 2011 realizza «Inside Out», un progetto artistico partecipativo planetario che aiuta gli individui e le comunità a fare una dichiarazione d’intenti visualizzando ritratti in bianco e nero, su larga scala, negli spazi pubblici.

Nella mostra, che occupa circa 4mila mq del Museo di Intesa Sanpaolo in piazza San Carlo ed è realizzata in collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo, unendo Street art, fotografia e video, JR presenta «Deplacé.e.s.», un progetto inedito che dallo scorso anno l’ha portato a viaggiare in diverse zone di crisi, come l’Ucraina devastata dalla guerra, i campi profughi di Mugombwa in Ruanda, di Mbera in Mauritania, Cucutà in Colombia e Lesbo in Grecia.

Le sue immagini fanno riflettere sulle condizioni in cui vivono migliaia di persone a causa di conflitti, guerre e cambiamento climatico.

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