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Le donne di Fortuny

Lidia Panzeri

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Cinquant’anni fa moriva Henriette Fortuny, dal 1902 al 1949 moglie di Mariano, donna dal fascino discreto come discreta fu la sua presenza a fianco del marito, nel ruolo di musa ispiratrice, ma non solo. A lei si deve (lo si deduce da un documento della Biblioteca Marciana) l’invenzione del «Delphos», l’abito di seta plissettata d’ispirazione classica, oggetto di desiderio di tutte le grandi dame europee. Suo è anche l’atto di donazione, stilato nel 1956, alla Città di Venezia di quello che poi diventerà il Museo Fortuny.
La sua figura di «musa silente» come recita il titolo, è ricordata attraverso foto, ritratti e documenti nella mostra a cura di Daniela Ferretti e Cristina Da Roit in programma nel museo dal 19 dicembre al 13 marzo. Contemporaneamente il museo si dedica ad altri tre esempi di creatività femminile, a cominciare da
Sarah Moon, già un mito come fotografa di moda, che rilegge Palazzo Fortuny con un gioco interno-esterno e che ricerca il movimento del famoso plissé nelle volute delle statue di Versailles e di Parigi, per la cura di Alexandra de Léal e Adele Re Rebaudengo.
Poi le cose si complicano con
Ida Barbarigo, in cerca di una sua autonomia a prescindere dall’influenza paterna di Guido Cadorin e da quella del marito Zoran Music. Un conflitto interiore che trova la sua visibilità nei due cicli contrapposti: le «Erme» del 1980-84, suoi autoritratti, e i «Saturni», la parte maschile del 1985.
Il lato oscuro è quello di
Romaine Brooks, ritrattista tra le più ricercate degli inizi del Novecento (D’Annunzio, la marchesa Casati, Ida Rubenstein, a lei legata sentimentalmente), ma che non si separava quasi mai dai suoi quadri. Fin da ragazza i suoi disegni, allucinanti  visioni di un mondo spiritico o allo stadio embrionale, costituivano un antidoto a un ambiente familiare segnato dalla malattia psichica. A Palazzo Fortuny ne sono esposti 72 accanto a 14 dipinti e a 6 cahiers di schizzi in una mostra curata da Jérôme Merceron.

Lidia Panzeri, 10 dicembre 2015 | © Riproduzione riservata

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