Le dimissioni del direttore del British legate ai furti?
Nonostante le opinioni dei media, pare non vi sia alcuna relazione tra l’abbandono di Hartwig Fischer e le sottrazioni dei gioielli antichi dai depositi del museo

Dipendenti del British Museum rimasti anonimi hanno dichiarato al quotidiano britannico «The Daily Telegraph» che il direttore del museo, Hartwig Fischer, è stato costretto a dimettersi a seguito di una serie di presunti furti nel museo, con richiesta di abbandono immediato del suo ruolo. Peter John Higgs, un importante curatore che ha lavorato al British Museum per 30 anni, è stato identificato dalla stampa britannica come il presunto responsabile del furto di manufatti di valore inestimabile dalla collezione del museo. Higgs nega di aver commesso alcun illecito.
Tuttavia, pare che le dimissioni di Fischer non siano collegate ai furti, nonostante la tempistica con cui sono state annunciate il mese scorso (decorrono dal 2024). «La preoccupazione è che a qualcuno convenga confondere le due questioni», dice una fonte attendibile. George Osborne, presidente del British Museum, aveva dichiarato all’epoca: «Fischer ha guidato il personale dedicato del museo in periodi difficili, come le chiusure per Covid e le odierne tensioni per l’inflazione».
Sempre secondo il «Telegraph», un’indagine indipendente sui furti si è avvalsa di una corrispondenza risalente al febbraio 2021. In questa corrispondenza Jonathan Williams, il vicedirettore del museo, veniva avvisato dei furti. Queste informazioni potrebbero mettere sotto ulteriore esame i dirigenti, il presidente e gli amministratori del museo. Un portavoce del British Museum ha dichiarato: «Non commenteremo ulteriormente la questione in quanto è oggetto di un’indagine di polizia».
Un portavoce del British Museum ha dichiarato ancora al «Telegraph» che era «categoricamente sbagliato» suggerire che ci fosse un legame tra le dimissioni di Fischer e i furti, e ha assolutamente respinto qualsiasi ipotesi di insabbiamento. Gli oggetti rubati, tra cui un gioiello romano offerto a un prezzo minimo di 40 sterline, sarebbero apparsi sul sito commerciale eBay già nel 2016. Inoltre, non è chiaro se tutti gli oggetti mancanti siano stati catalogati. Nel frattempo, altre fonti museali confermano che i furti di piccoli oggetti dai musei, in particolare di gemme, sono da tempo un problema e che la questione della sicurezza nei musei sarà ora al centro dell’attenzione.
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