Le case d'asta italiane nel 2020 | CAMBI

Il rapporto consuntivo di 28 case d'asta

Elisabeth Vigée Le Brun, «Ritratto di Antoine-Jean Gros», pastello su carta, aggiudicato a 325mila euro
Michela Moro |  | Genova

Cambi di Genova è al terzo posto con 25.850.000 euro raccolti in 91 aste. L’amministratore delegato Sebastian Cambi racconta: «A marzo l’incertezza era tanta ma invece di sospendere totalmente le attività abbiamo deciso che i tempi fossero maturi per migrare aste, esposizione e attività di comunicazione quasi completamente online. Siamo soddisfatti della scelta, avendo concluso un anno così difficile con un fatturato leggermente inferiore al 2019, risultato dettato dalla cancellazione di alcuni appuntamenti importanti nel primo semestre.

Il mercato dell’arte stava già migrando lentamente verso il digitale, la pandemia ha velocizzato il processo, permettendo realmente di condurre delle vendite con tutto lo staff collegato da casa, e di fare la nostra parte per contrastare il virus donando 120mila euro all’Ospedale Luigi Sacco grazie ai fondi raccolti dell’Asta Design Loves Milano. Tutti i settori trattati durante l’anno hanno retto piuttosto bene il contraccolpo della crisi pandemica, grazie all’ampia proposta di qualità di lotti presentati in asta.

Il Design e le Arti Decorative del XX secolo rimangono il settore in cui siamo leader assoluti in Italia, con prodotti ricercatissimi soprattutto all’estero, per un giro di affari complessivo di 6,3 milioni. Bene anche l’Arte Moderna e Contemporanea che migliora addirittura i risultati pre pandemia (+8% rispetto al 2019) e i Dipinti e Scultura Antica che grazie all’ampia proposta di qualità sale addirittura di +20%. L’antiquariato, settore statico in Italia da tempo, grazie all’interesse scaturito dalle vendite tematiche come l’Art de la Table e le Unique Properties dell’attore Leonardo Botta e del vignettista Giorgio Forattini, è riuscito a realizzare oltre 5,2 milioni
».

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Michela Moro