Le case d'asta estere nel 2020 | LEMPERTZ

Il rapporto consuntivo di 9 case d’asta

«La Fillette au braisier» («Ragazza che soffia su un braciere») di Georges de La Tour (particolare)
Michela Moro |

Lempertz è storica casa tedesca con base a Colonia. Il turnover è stato di 56,2 milioni di euro, raccolti in 24 aste. Henrik Hanstein, a capo della casa d’aste tedesca e presidente dell’Efa (European Federation of Auctioneers) osserva: «Un anno record per Lempertz, nonostante tutto. Grazie alla digitalizzazione molto sviluppata, più clienti hanno acquisito familiarità con l’offerta online offrendo fino a 1 milione di euro. Tuttavia abbiamo ancora stampato quasi tutti i nostri cataloghi. A mio avviso le case d’asta continentali di medie dimensioni hanno affrontato la crisi meglio di Sotheby’s e Christie’s».

Il dipartimento che ha ottenuto i migliori risultati è stato quello di Arte Moderna e Contemporanea con 10,2 milioni di euro, seguito da Dipinti antichi, Arti Decorative, Gioielli con 9,2 milioni. L’asta «Collection I. Bischoff» ha totalizzato 8,4 milioni di euro e conteneva i top lot dell’anno, primo il celeberrimo «La Fillette au braisier» («Ragazza che soffia su un braciere») di Georges de La Tour, ultimo dei dipinti notturni dell’artista rimasto in mani private, che con 4.340.000 euro è il più costoso Old Master mai messo all’asta in Germania.

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