Le case d'asta estere nel 2020 | DOROTHEUM

Il rapporto consuntivo di 9 case d’asta

«Donna in rosso su fondo blu», di Chaim Soutine, aggiudicato a 1.811.555 euro
Michela Moro |  | Vienna

La viennese Dorotheum è forse la più grande casa d’aste dell’area di lingua tedesca, presente in molti Paesi europei e leader in Europa centrale, esitando circa 700 aste all’anno. Per tradizione non fornisce risultati globali ma ha ben affrontato la crisi grazie all’attenzione per le attività online, cambiamento già in atto prima della pandemia, come sintetizza il ceo Martin Böhm: «La trasformazione da sala ad aste online ha funzionato in maniera ottimale, e l’offerta live bidding è stata accolta molto bene. Abbiamo registrato un enorme afflusso di nuovi clienti e anche di giovani interessati.

Nel solo mese di giugno il nostro sito web ha ricevuto oltre un milione di visite. Il passaggio ha creato continuità e stabilità e abbiamo toccato prezzi milionari e record mondiali. Per la “Donna in rosso su fondo blu” di Chaim Soutine sono stati offerti 1.811.555 euro all’asta di Arte Moderna di novembre.

La pala d’altare “Adorazione dei Magi” di Pieter Coecke von Aelst ha raggiunto l’eccezionale cifra di 1.137.800 euro nei Dipinti Antichi, record mondiale per un’opera dell’artista fiammingo. Il bozzetto di Klimt per il timpano del Burgtheater di Vienna noto come “Altare di Dioniso” è stato acquistato da un’anonima coppia viennese per 475.064 euro e donato al Leopold Museum di Vienna. Tra gli altri record mondiali i 393.700 euro per il dipinto antico “Lot e le sue figlie” di Massimo Stanzione
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