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Lascia il British dopo 13 anni

Martin Bailey

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Neil MacGregor, 68 anni, direttore del British Museum (Bm) di Londra, andrà in pensione alla fine di dicembre dopo 13 anni. Lo ha annunciato con commozione l’8 aprile. Sarà probabilmente ricordato come uno dei più importanti direttori del museo nei suoi 263 anni di storia, in particolare per l’abilità nella creazione di rapporti internazionali (dal recente prestito di parte dei marmi del Partenone all’Ermitage di San Pietroburgo allo storico sostegno ai musei iracheni, fin dalle razzie del 2003, oltre al coinvolgimento, ben retribuito, nell’edificazione dello Zayed National Museum di Abu Dhabi, che aprirà nel 2016) e nel tenere la collezione al passo con i grandi temi del mondo contemporaneo. L’8 aprile MacGregor ha salutato lo staff, aggiungendo che lavorare al British è stato «il più grande privilegio della mia vita professionale».
Tra i risultati del museo, vi è l’apertura l’anno scorso di una nuova ala, con uno spazio per le mostre temporanee (in corso fino al 5 luglio una mostra di scultura greca), grandi spazi per il deposito delle opere e laboratori di restauro. Il numero dei visitatori è salito, toccando la quota record di 6,7 milioni nel 2014 (il British è il secondo museo più visitato al mondo dopo il Louvre; cfr. la Classifica mondiale dei musei nello scorso numero, p. 1). E tutto questo nonostante i consistenti tagli di fondi del Governo (-30% tra 2010 e 2016). Dopo il ritiro dal Bm, MacGregor ha in programma di lavorare a tre progetti. Nell’immediato futuro, presenterà una serie su «Fede e Società» per Bbc Radio 4 (grande successo ha avuto la sua precedente esperienza per la stessa Bbc del ciclo dedicato ai «La storia del mondo in 100 oggetti», divenuto anche libro, edito in Italia da Adelphi nel 2012). Fornirà consulenza sulle mostre per il Chhatrapati Shivaji Maharaj Vastu Sangrahalaya (Csmvs) Museum di Mumbai, «uno dei musei più belli e attivi del Sud-Est asiatico». E sarà presidente di un comitato di consulenza per il ministro della Cultura tedesco Monika Grütters, su come l’Humboldt-Forum di Berlino dovrebbe presentare le culture del mondo. I trustee del British Museum hanno dato il via alla ricerca internazionale di un successore per quello che MacGregor ha definito «uno degli incarichi più stimolanti e coinvolgenti di questo genere al mondo». Uno dei primi incarichi del successore (che dovrà far fronte ai continui tagli di finanziamento imposti dal Partito conservatore) sarà quello di definire un nuovo e opportuno uso della Reading Room circolare, spazio storico al centro del museo, vincolato. Tra le ipotesi, quella di fornire un’introduzione al museo e alle sue collezioni. Altre gallerie sono in attesa di interventi, a partire dall’Arte islamica per cui a marzo si è annunciato il prossimo trasferimento in spazi più ampi al piano superiore. I lavori saranno conclusi nel 2018 grazie al finaziamento dell’uomo d’affari malese Syed Mokhtar Albukhar.



Martin Bailey, 27 aprile 2015 | © Riproduzione riservata

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