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Francesca Romana Morelli
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Visioni cosmiche da Mucciaccia contemporary
La titolare Giulia Abate inaugura la stagione espositiva della Mucciaccia contemporary con una personale di Nicole Voltan, «Piano Cielo/Piano Terra», curata da Gianluca Marziani e in corso dall’11 ottobre al 9 dicembre. Artista multimediale, la Voltan (Mestre, 1984) vive e lavora a Roma dal 2011.
L’autrice ha lavorato a due installazioni permanenti, tra cui «Dare senso ai luoghi», frutto di un concorso per residenze d’artista presso Mola di Bari, promosso dalla Fondazione Pino Pascali. Tema della produzione della Voltan è il rapporto arte-scienza, in particolare il cosmo e le costellazioni, di cui si serve per modificare il modo di percepire lo spazio ordinario, ma anche di fare sentire il visitatore parte dell’immensità della vita.
Come un antico pittore, che ha confidenza con le scienze e la filosofia sulla complessa storia del nostro pianeta, la Voltan annulla i confini della galleria, immaginando questa come se fosse il cosmo: il piano terra diventa così la «terra» e il piano superiore il «cielo». Su una parete del pianterreno domina la grande carta disegnata a grafite, «In 2.000.000.001», che configura la terra in un futuro lontano.
Al piano superiore spicca l’installazione «88 Trame - 759 a.C. 39 - La colonna», che restituisce un ordito della volta stellata, ma anche la «classificazione umana dell’eternità», tramite aghi, filo argenteo, malta, legno, luce led. L’acrilico «Exalt the Past - Anello Astronomico» fa invece parte di una serie sulle diverse forme di misurazione dell’universo e del tempo, ormai superate, anche se, avverte l’artista «le domande che l’uomo pone al cielo sono rimaste le stesse».
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