La vita è sogno

Francesca Romana Morelli |  | Roma

In un celebre quadro del Doganiere Rousseau, una zingara dorme tranquilla al chiaro della luna, mentre un leone è accanto a lei. La scena assume una connotazione onirica per l’imprevisto accoppiamento, una sensazione accresciuta dall’atmosfera sospesa.

«Synesthésie», Samuel Yal, 2016. Foto: Sebastiano Luciano, courtesy AlbumArteIn un’epoca in cui la scienza ma anche i mass media sottraggono spazio alla nostra capacità di immaginazione, una mostra, «Sogni d’oro», aperta da AlbumArte fino al 22 luglio e organizzata in partnership con l’Institut Français di Roma, si focalizza sulla libertà del pensiero nel suo peregrinare durante l’attività onirica.

La curatrice francese Ariane C-Y ha invitato i francesi Guillaume Castel, Raphaël Thierry e Samuel Yal, lo spagnolo Ivan Cantos e l’inglese William Wright a trasformare lo spazio della galleria in un luogo in cui poter esplorare la dimensione onirica. Per esempio Samuel Yal ha realizzato un grande installazione, «Dissolution» (2011), in
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