La teoria è un’arte

Guglielmo Gigliotti |  | Lucca

«Sguardi paralleli. Ballocco Morellet» è una mostra aperta alla Fondazione Centro Studi Ragghianti fino al 26 giugno su due pionieri di quel territorio della pittura che passerà alla storia con i nomi di Arte programmata, cinetica, gestaltica o optical

Il curatore Paolo Bolpagni ha riunito circa quarantacinque opere, realizzate tra il 1945 e gli anni Ottanta, del francese François Morellet (Cholet, 1926) e dell’italiano Mario Ballocco (Milano, 1913-2008), attraverso cui seguire lo sviluppo di una ricerca analitica sulla forma, il colore e i processi ottici e psicologici, che i due attuarono, pur non conoscendosi, a partire dai primi anni Cinquanta.

Ballocco la considerava la base di ogni conformazione artistica, tanto da costituire a Roma, nel 1950, assieme ai colleghi Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi ed Ettore Colla, il Gruppo Origine, di cui fu il teorico. E proprio alla teoria, dedicata allo
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