La «Tentazione» che ossessionò Flaubert

Per tutto il 2015 la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola ha la possibilità di esporre tra i capolavori che già possiede, da Antonello da Messina a Rubens, da Nicola Pisano al ciclo di sette tele di Gregorio De Ferrari, una tavola fiamminga d’eccezione. Si tratta delle «Tentazioni di sant’Antonio Abate» tradizionalmente riferita a Pieter Brueghel il Giovane, su tre tavole di legno di tiglio, che misurano complessivamente 61,8 cm di altezza e 86,8 di base.
Se per le grandi tele di De Ferrari, quattro «Metamorfosi» e tre «Fatiche di Ercole», lo Stato nel 2012 era riuscito ad avere la meglio sul mercato, cosicché da poche settimane queste hanno uno spazio espositivo dedicato al primo piano ammezzato del palazzo, per il dipinto nordico non è andata altrettanto bene.
Pervenuto per via ereditaria dalla famiglia Balbi agli Odescalchi di Roma, seguendo cioè lo stesso iter del ben noto Caravaggio «Caduta di Saulo»
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