La sfida di Tacita

Tacita Dean, «Day for Night», 2009, 16mm,  film a colori, muto, 10 minuti. Location shot. Courtesy of the artist, Marian Goodman Gallery Paris and New York and Frith Street Gallery, London
Cecilia Cavalca |

Manca poco meno di un mese alla chiusura della mostra «Giorgio Morandi e Tacita Dean» allestita a Palazzo Te di Mantova e vale la pena approfittare del non molto tempo che resta per visitarla (chiuderà il 4 giugno, Ndr).
A tema c’è un legame. Quello che unisce uno dei maggiori maestri del Novecento italiano, Giorgio Morandi (1890-1964), a una delle più interessanti artiste inglesi contemporanee, Tacita Dean (Canterbury 1965).

Su invito della Fondazione Nicola Trussardi Tacita Dean, che vive e lavora a Berlino, ha girato nel 2009 due film nello studio bolognese di Giorgio Morandi, allora da poco reinstallato: «Still Life» (produzione in bianco e nero, 16 mm, muto), e «Day for Night» (produzione a colori, 16 mm, muto). Non è la prima volta che Tacita si sofferma coi suoi film su grandi protagonisti dell’arte del recente passato: aveva avvicinato nel 2002, a San Gimignano, Mario Merz (1925-2003)
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© Riproduzione riservata Tacita Dean, «Day for Night», 2009, 16mm,  film a colori, muto, 10 minuti. Location shot. Courtesy of the artist, Marian Goodman Gallery Paris and New York and Frith Street Gallery, London
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