Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image
Image

La segregazione vista da Harlem

Viviana Bucarelli

Leggi i suoi articoli

Negli anni ’40, per conto della Farm Security Administration, agenzia del governo Roosevelt, Gordon Parks è stato parte di quel gruppo di fotografi leggendari, insieme a Dorothea Lange, Walker Evans e Russell Lee, che documentarono le aree più povere del Paese e quelle ai margini. Il 27 agosto del 1963 fotografò quell’evento straordinario che fu la Grande Marcia per i diritti civili di Washington, cui parteciparono circa 250mila persone. Lavorò per «Life» dal 1948 al 1972. Infine, diresse nel 1971 un film entrato nella storia, «Shaft».

Ora, l’opera d’una leggenda della fotografia e del cinema come lui viene accostata a quella di un’altra leggenda del mondo della letteratura come Ralph Ellison, nella mostra che l’Art Institute dedica loro fino al 28 agosto. Intitolata «Invisible Man: Gordon Parks and Ralph Ellison in Harlem», racconta la storia della loro amicizia e del sodalizio intellettuale. Il fotografo di «Life» e l’autore di Invisible Man (1952), uno dei libri più acclamati e discussi del secolo, condividevano anche la forte passione politica e un impegno deciso contro la segregazione razziale e l’ingiustizia. Lavorarono insieme nel 1948 e nel 1972 su due progetti che sono ora il fulcro della mostra.

Il primo fu «Harlem is Nowhere» servizio per «’48: The Magazine of the Year» sulla Clinica di igiene mentale Lafargue ad Harlem, il secondo «A Man Becomes Invisible» per «Life» che illustrava il pluripremiato bestseller di Ellison, feroce ritratto della vita afroamericana dell’America di quegli anni.

Viviana Bucarelli, 30 giugno 2016 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

La prima retrospettiva dell’artista americano occupa l’intera rotonda di Wright al Guggenheim di New York: oltre 90 opere tra dipinti, sculture e video ne ripercorrono la trentennale attività 

Al MoMA una retrospettiva dell’artista americano ammaliato dalle parole di Martin Luther King e dalle opere di De Kooning e Romare Bearden, orientato a realizzare dipinti che fossero espressione di «verità» e che avessero «un’anima»

Nella Barnes Foundation è allestita la più imponente mostra mai dedicata alla pittrice inglese negli Stati Uniti: oltre 30 grandi dipinti e opere su carta

Nelle parole del direttore Michael Gowan, il museo «si è impegnato a valorizzare gli artisti di origine africana, ovunque risiedano, e punta, nel prossimo futuro a creare una collezione di arte contemporanea che sia più internazionale ed eterogenea possibile»

La segregazione vista da Harlem | Viviana Bucarelli

La segregazione vista da Harlem | Viviana Bucarelli