La «Schiava turca» è l’amica di Bembo

Giovanni Pellinghelli del Monticello |  | New York

Aimée NgÈ fresca di nomina come associate curator di pittura antica presso la Frick Collection di New York Aimée Ng, curatrice della mostra «La poesia della “Schiava Turca” di Parmigianino» tenutasi lo scorso anno nello stesso museo.

L’olio su tavola (67x53 cm, circa 1532) è fra i tesori della Galleria Nazionale di Parma, città che la vide realizzata e in cui tornò solo nel 1928 dopo una secolare permanenza fiorentina, prima nella quadreria del cardinale Leopoldo de’ Medici (1617-75) poi agli Uffizi (già nel 1704).

In occasione della mostra Aimée Ng ha approfondito l’interpretazione e l’identificazione di quest’enigmatico ritratto, così denso di quei richiami iconologici reconditi tanto cari al Manierismo italiano.

Di «schiava turca» certamente non si tratta, anche perché l’acconciatura, che potrebbe sembrare un turbante, è in realtà un «balzo», un torchon di seta legato da rete d’oro, creazione d’Isabella
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