Houston. Per più di quarant’anni i responsabili della Rothko Chapel a Houston hanno faticato a calibrare la luce naturale che penetra attraverso un lucernario sul tetto dell’edificio per illuminare i 14 dipinti di Mark Rothko (1903-70) che vi sono conservati. Il sole del Texas si è spesso dimostrato troppo intenso, minacciando di causare lo scolorimento delle monumentali tele, dipinte nelle tonalità del viola e del nero, come ha sottolineato David Leslie, il direttore dell’organizzazione non profit che gestisce la cappella. Nel corso degli anni i responsabili avevano installato pannelli schermanti sotto il lucernario per smorzare in parte la luce solare, inserendo, afferma «un elemento intrusivo nella sacralità ecumenica di uno spazio concepito per la contemplazione delle tele».
L’effetto «sconcertante» era «di un incombente disco nero», commenta Stephen Cassel, uno dei responsabili dello studio di progettazione Architecture Research Office (Aro) che eliminerà i pannelli nell’ambito di un progetto da 300 milioni di dollari che prevede anche l’aggiunta di nuovi edifici: un padiglione per visitatori e un’energy house per i sistemi meccanici.
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