La regola, la misura e lo studio dell’antico

Un volume, a cura di Amedeo Belluzzi, Caroline Elam e Francesco Paolo Fiore, racconta il percorso artistico di Giuliano da Sangallo

Copertina Giuliano da Sangallo
Luca Scarlini |

«Francesco di Paulo Giamberti, il quale fu ragionevole architetto al tempo di Cosimo de’ Medici e fu da lui molto adoperato, ebbe due figliuoli: Giuliano et Antonio, i quali mise all’arte dell’intagliare di legno, e col Francione legnaiuolo, persona ingegnosa, il quale similmente attendeva agl’intagli di legno et alla prospettiva, e col quale aveva molto dimestichezza, avendo eglino insieme molte cose e d’intaglio e d’architettura operato per Lorenzo de’ Medici». Vasari ne Le vite racconta così la vicenda di Giuliano da Sangallo, ingegno finissimo del Rinascimento, che con il fratello e un altro artista teneva bottega di arte del legno in via dei Servi. Il mestiere, continuo e sempre più approfondito, di cavare forme dagli alberi, si riscontra nei modelli per i suoi palazzi (magnifico quello per Strozzi) e in vari crocifissi, di grande vivezza, come quello che si trova nella chiesa della
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