La Quadriennale è Quotidiana
A Palazzo Braschi due cicli espositivi intendono offrire, come auspicio di un’arte che diventi parte del quotidiano di tutti, pillole di contemporaneità

In attesa della grande mostra della Quadriennale, prevista per il 2024-25, la Fondazione che porta il suo nome ha promosso un programma triennale a base di studiovisit, talk, pubblicazioni e interrelazioni universitarie, con la direzione artistica di Gian Maria Tosatti. Ora è giunta l’ora di una serie di piccole mostre, che avranno sede in due ambienti del piano terra di Palazzo Braschi.
Sotto il titolo generale di «Quotidiana», i due cicli espositivi intendono offrire, come auspicio di un’arte che diventi parte del quotidiano di tutti, pillole di contemporaneità, articolate in appuntamenti avviati a settembre, e terminanti nello stesso mese del 2023: «Paesaggio» presenterà a cadenza bimestrale artisti affermati della scena nazionale e non, «Portfolio» darà l’opportunità a 11 artisti sotto i 35 anni di mostrare, mensilmente, in sede pubblica loro lavori.
Le mostre di entrambi i cicli saranno presentate da curatori italiani e stranieri. «Paesaggio», per esempio, è stata inaugurata da una mostra del trentacinquenne ruandese Francis Offman, aperta fino 13 novembre, presentata da Hans Ulrich Obrist. Seguirà, dal 18 novembre al 12 gennaio la mostra di Alessandro Biggio (Cagliari, 1974) e Antonio Fiorentino (Barletta, 1987), curata da Alessandra Troncone.
Il duo bresciano Eva e Franco Mattes, presentati da Nadim Samman, saranno di scena dal 19 gennaio al 12 marzo 2023, seguiti, dal 16 marzo al 7 maggio, dalla mostra dei gemelli catanesi Carlo e Fabio Ingrassia (1985), presentati da Michelangelo Pistoletto.
«Portfolio» presenta invece l’arte di Daniele Di Girolamo (Pescara, 1995) fino al 13 novembre, di Giuseppe Di Liberto (Palermo, 1996) dal 18 novembre all’11 dicembre, di Gabriella Siciliano (Napoli, 1990) dal 16 dicembre al 12 febbraio, di Martina Biolo (Padova, 1996) dal 19 gennaio al 12 marzo, di Andreas Zampella (Salerno, 1989) dal 16 febbraio al 12 marzo, di Irene Fenara (Bologna, 1990) dal 16 marzo al 9 aprile. La selezione di «Portfolio» è avvenuta con la supervisione della curatrice Gaia Bobò.