Hildegard von Bingen, donna di straordinaria personalità, è stata una delle voci più ascoltate nel Medioevo. Di nobile famiglia, entrò ancora bambina nell’abbazia benedettina di Disibodenberg; qui ebbe modo di studiare teologia, medicina, botanica e musica. Fu la prima donna, in occidente, a comporre brani musicali. Nel 1136 diventò badessa, e nel 1150 fondò un monastero presso Bingen. Fu teologa, esorcista, profetessa e mistica molto seguita. Fu consigliera di vescovi e principi ed ebbe contatti epistolari con Bernardo di Chiaravalle.

Le sue visioni iniziarono quando era ancora fanciulla, ma solo quando divenne Badessa cominciò a parlarne. Morì a 81 anni, il 17 settembre 1179, come lei stessa aveva profetizzato. Nel 2012 è stata dichiarata Dottore della Chiesa da papa Benedetto XVI. La particolarità di tale figura induce quindi ad avvicinarsi con curiosità alla pubblicazione di Sara Salvadori. Il volume analizza il codice Scivias, una delle opere letterarie che Hildegard compose con l’aiuto di Volmar, il suo segretario. Si tratta di un testo profetico molto complesso, nel quale la Badessa descrive le visioni avute nell’arco della sua vita: il codice era corredato da bellissime miniature realizzate sotto la sua stessa supervisione.

L’esemplare originale è andato disperso, ne rimane solo una copia su pergamena realizzata tra il 1927 e il 1933. Nel volume sono riprodotte tutte le immagini del codice a grandezza originale affiancate da legende che ne illustrano il significato simbolico, e da una sintesi del racconto della visione. Per i tanti appassionati di mistica medievale, la ricchezza delle immagini, la complessità delle visioni e, al contempo, la facilità di consultazione renderanno la lettura piacevole.

Hildegard von Bingen. Viaggio nelle immagini, di Sara Salvadori, 224 pp., ill. e tavv. a col., Skira, Milano 2019, € 49,00