La presidenza Biden sarà un miglioramento per le arti?

Il grande ostacolo sarà ottenere l’approvazione del Senato di maggiori finanziamenti

The United States Capitol (Campidoglio) a Washington è la sede del Congresso che si compone di due camere: il Senato e la Camera dei rappresentanti
Maria Sancho-Arroyo |

Nelle recenti elezioni presidenziali il mondo dell’arte americano si è chiaramente schierato con Joe Biden contribuendo alla sua vittoria. Ma questo cambiamento di segno politico si tradurrà in un miglioramento per le arti? Non c’è dubbio che i democratici sono stati tradizionalmente più favorevoli alle arti, ma il grande ostacolo sarà quello di ottenere l’approvazione da parte del Senato di maggiori finanziamenti.

Con i tagli fiscali che Trump ha implementato all’inizio del suo mandato, la disuguaglianza sociale negli Stati Uniti si è acuita: gli investitori e i collezionisti hanno più capitale, mentre gli artisti, i produttori culturali, i piccoli imprenditori e i lavoratori autonomi ne hanno molto meno, problema ulteriormente esacerbato dalla pandemia.

Il divario di ricchezza non è un fenomeno recente: è in aumento da quasi quattro decenni e continuerà se non sarà controllato. Ciò che non ha precedenti sono i bassi tassi di interesse che la Federal Reserve (la banca centrale degli Stati Uniti) ha mantenuto per un tempo insolitamente lungo sotto Trump e che continueranno a essere mantenuti bassi a causa del Coronavirus. Gli investitori quindi si rivolgono ad altri settori come l’arte che non rende di più, ma dà altre soddisfazioni ed è più tangibile dei buoni del tesoro a tasso zero.

Questo ha favorito la vendita privata di opere d’arte, ma ha fatto poco per i musei e le attività culturali. Ancora più rilevante per il mondo culturale americano è un altro risultato elettorale, il fatto che i repubblicani continueranno a controllare il Senato. L’approvazione finale di un secondo pacchetto di stimoli, se e quando arriverà, dipenderà da loro e il partito conservatore ha già chiarito di non essere favorevole a un grande piano di spesa.

L’approvazione di nuovi finanziamenti, fondamentale per la sopravvivenza di molte piccole e medie gallerie e altre piccole imprese artistiche, sarebbe stata difficile con Trump alla Casa Bianca, ma lo sarà ancora di più con un presidente democratico contrastato da un senato repubblicano.

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